Le mura ciclopiche di Cefalù: un antico museo a cielo aperto
Tra le mura megalitiche risalenti al V secolo a.C., è custodita la città di Cefalù che per la sua posizione strategica con accessi sul mare, è stata spesso mira di navi pirata e saccheggiatori. Costruite con la tecnica della pietra a secco con enormi blocchi di tre metri di spessore, le mura della antica Kephaloidon sono ancora visibili e percorribili.
Quando nell’XI secolo giunsero gli Arabi, restarono colpiti dallo stratagemma difensivo adottato, tanto che la definirono una vera e propria fortezza costruita sopra gli scogli. Cefalù, in questo modo, divenne un fortino inespugnabile e fu più arduo per le dominazioni successive insediarsi in questo centro abitato che fioriva sempre di più. Sulle mura difensive erano collocate quattro porte di accesso alla città, la cui posizione privilegiata permetteva un maggiore controllo: Porta Terra, Porta Ossuna, Porta Pescara o Marina, l’unica rimasta intatta, e Porta Giudecca.
Le mura ciclopiche di Cefalù sono un vero e proprio museo a cielo aperto, attraverso le quali è ancora possibile sentirsi protagonisti del passato.